Il nostro paese si sta cromaticamente trasformando.
Da sempre case singole, palazzi e condomini presentano varie colorazioni esterne. Probabilmente il top di questa caratteristica si può vedere a Burano, isola vicina a Venezia. In questo paesino le case hanno una varietà cromatica tale da essere diventato famoso proprio per questa caratteristica, ancora di più nell’era delle mille foto e selfie per i social network.
Ma ad un tratto ARRIVA LUI! Il famoso Bonus 110%!
Quest’agevolazione ha dato il via ad una quantità di cantieri mai vista (per lo meno a Trento).
Tantissime case e palazzine sono state, o lo sono tutt’ora, avvolte da impalcature che, appena tolte, ci presentano muri avvolti da strati di cappotto termico e, spesso, un nuovo assetto cromatico.
E qui c’è il nocciolo del mio ragionamento.
Non so se dipenda da un fattore di “moda” o da un fattore economico, ma, purtroppo, va per la maggiore la scelta di differenti tonalità di triste, spento e deprimente GRIGIO!
Mi ripeto, l’Italia è un paese colorato, allegro, variopinto. Quest’ondata di grigio crea una sorta di uniformità tra le palazzine “risistemate” che non lascia spazio ad una netta differenziazione cromatica e di “carattere”.
Ogni tanto può capitate che in questo oceano di grigio appaia qualche piccola fascia di colore (spesso dal tono pastello…per non dire smorto), che lancia un lontano sguardo all’arcobaleno che esisteva fin poco tempo fa.
Per un graphic designer come me, che considera il colore il proprio principale mezzo lavorativo, vedere quest’avanzata grigia nelle città e nei paesi è abbastanza deprimente.
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